venerdì 29 novembre 2013

Trucchi di bordo: ecco le vostre idee geniali!

Il Giornale della Vela ha fatto una cosa molto interessante: ha chiesto ai suoi lettori di inviargli le foto (e le spiegazioni) dei loro "lavori intelligenti a bordo" ovvero piccole modifiche, o realizzazioni atte a rendere più agevole la vita a bordo.
Ne hanno ricevute e pubblicate diverse, e realizzeranno un   "best of"  sul numero di dicembre/gennaio).
L'iniziativa è molto interessante perché permette di mettere a fattor comune esperienze e realizzazioni che possono interessare a molti.

Se avete qualche foto di lavori che avete realizzato sulla vostra barca e che pensate possano avere un utilità comune, inviatele al Giornale della Vela (mandate una mail che abbia come oggetto "Lavori a bordo" all'indirizzo speciali@panamaeditore.it con allegate una o più foto della soluzione "personalizzata" che avete adottato e una breve spiegazione del lavoro e del perché avete deciso di effettuarlo).  Vi premieranno con una bella T-shirt.



Se non ne avete, andate comunque a vedere quelle degli altri qui ed anche qui, chissà che non vi troviate qualcosa di interessante, come la sacca per lavare il motore, l'appendicime...



Buon Vento.

martedì 26 novembre 2013

Stupidario Nautico



Stupidario [stu-pi-dà-rio] s.m. (pl. -ri) non com.
• Repertorio di frasi e detti degni di citazione per la loro stupidità

Sarà capitato a tutti in tanti anni di attività nautica di sentire svarioni, frasi sbagliatepiccole stupidità, che magari fanno poco danno, ma sono fonte di risate e magari sono anche emblematiche di quanta attenzione mettono certe persone nel fare le cose.

L'idea è di raccoglierle in una pagina, da leggere quando si ha voglia di farsi due risate.
Cominciamo:

FRASI SULLA VELA
  • Sbrigati, CAZZIA la randa.
  • ISSA le cime.
  • DRIZZA la scotta!
  • Puoi curvare un po' che la vela mi fa ombra?
  • La randa è troppo cazzata - OK, allora la SCAZZO un po.
  • C'è troppo vento, MONTIAMO I TERZACCI
  • Per montare il timone, occorre inserire l' AQUILOTTO nella femminella
  • Io cazzerei un po' il MALLEOLO...
  • Dove lego la CORDA? - Nella BRITTA!  -  BRITTA?, ma non si chiama DRITTA? - No quella è quella della randa, la DRITTA DELLA RANDA! 
  • Questa randa è regolata a PENNELLO!
  • ... e poi ci sono i GIARDINETTI... - Ehh?? - Si, Il giardinetto di destra e quello di sinistra
  • Issa il fiocco - Si ora lo DRIZZO subito!!!
  • Forse si riparte, sta arrivando un TREFOLO di vento! - Si allora legati con quella cima a tre REFOLI!! 
  • La drizza randa si è INCATTIVITA col BOLZELLO

FRASI SUL MARE E LA NAVIGAZIONE
  • Al mare bisogna stare attenti ai raggi ULTRAVIOLENTI.
  • Sono venuta al mare per respirare l'ODIO.
  • Dove la lego la CORDA alla BRITTA?
  • Aspetta che imposto la rotta sull' ECOSCANDAGLIO.
  • Bisogna INFORCARE l'ancora!
  • Le barche sono fatte al contrario delle donne: hanno le POPPE dietro!!
  • La pasta dove la metto, nel CAMBUSIERE?
  • Devo fare assolutamente l'antivegetativa che ho la carena piena di denti di LUPO!!!
  • Sul VHF,  : "Qui imbarchescion Giuseppina, qui imbarchescion Giuseppina"...
  • La zattera AUTOSGONFIABILE
  • "Passami il CITOFONO" (indicando il vhf). 

NOMI
  • Girante della pompa dell'acqua di un motore fuoribordo - l'ho sentita chiamare in mille modi tipo: GIRANDOLA, GIRANDA, GIRANTOLA, GIRELLA, TURBINA, POMPANTE...
  • Elica - l'ho sentita chiamare VENTOLA !!!
  • Parabordi - Quante volte li ho sentiti chiamare PARAURTI !!!
  • Timone l'ho sentito chiamare MANUBRIO o VOLANTE (quello a ruota) !!!
  • Nodo a bocca di lupo, un conoscente lo ha chiamato a BOCCA DI CANE pensandoci un po - era indeciso con CAXXO DI CANE ... :-) :-) -
  • Brancarelle - spesso chiamate   BANCARELLE, BRANCHIARELLE
  • Pagliolo  anche detto (aka Also Known As) PAVIMENTO
  • Pagliolo chiamato anche PAIOLO
  • Mascone - l'ho sentito chiamare MASCHIONE, MOSCONE, MUSONE
  • Caicco, per gli amici CAICCHIO.
  • Bozzelli - spesso chiamati   CARRUCOLA, CUSCINETTO
COPPIE DIABOLICHE (nomi scambiati continuamente tra loro)
  • Poppa Prua
  • Dritta e Sinistra 
  • Alaggio Varo  
  • Amantiglio Paterazzo 
  • Matafione e Filetto Segnavento
  • Winch e Vang
  • Scassa (dell' albero) e Cassa (della deriva)
  • Chiglia e Deriva
  • Chiglia e Carena
  • Carena e Deriva
  • Opera Viva ed Opera Morta
  • Deriva e Scarroccio
  • Drizza e Scotta
  • Reale (Vento) e Apparente 
  • Latitudine  e Longitudine 
  • Orza  e Poggia


AZIONI
  • Distanze calcolate confondendo miglia con km... 
  • Tentativi di fare una gassa che hanno prodotto nodi che solo la sega circolare potrà sciogliere...

PREMI (assegnati per dileggio a chi compie l'azione più sciocca o sfortunata in mare)
    • Coppa Calbu (assegnata dalla Società Triestina della Vela)
    • Coppa Capitan Namo (assegnata dalla Lega Navale Triestina)
    • Coppa del Cicio ("Cicio no xe per barca") (assegnata dalla Società Velica di Barcola e Grignano)


    Alcune le ho sentite con le mie orecchie, altre me le hanno raccontate, ed alcune le ho trovate su questa simpatica pagina di Facebook.
    Se ne avete di simpatiche, segnalatele che le aggiungeremo.
    Se vi è venuto qualche dubbio su qualche termine marinaro, e temete di finire citati in questo post :-) leggetevi questo ottimo Glossario Nautico.

    Buon Vento.

    lunedì 25 novembre 2013

    Giro del mondo a Vela a 16 anni: il film


    La storia dell'avventura di Laura Dekker, la giovane olandese che a 16 anni è diventata la persona più giovane ad aver compiuto una circumnavigazione del globo a vela (per giunta in solitaria), sarà raccontata in Maidentrip, un documentario che, a giudicare dal trailer si annuncia davvero interessante. 



    A rendere ancora più eccezionale l'avventura della sedicenne olandese è il fatto che abbia navigato su una barca di serie di ben 39 anni
    Guppy è infatti un Jeanneau Gin Fizz del 1974, costruito in vetroresina e lungo 11,40 metri.  L'armo velico è a ketch ed ha la particolarità di avere un riparatissimo pozzetto centrale tra i due alberi. Il pozzetto a metà barca coperto dalla tuga e i due alberi si sono rivelati elementi perfetti per una sicura navigazione oceanica, al punto che le uniche modifiche che  sono state eseguite sono un timone più profondo, che ha reso più stabile la conduzione a vela.



    Per vedere il film completo, con la regia di Jillian Schlesinger e Emily McAllister come produttrice esecutiva, dovremo ancora aspettare visto che la presentazione ufficiale è in programma il prossimo 17 gennaio a New York.

    Intanto, se vuoi puoi vedere una Video-storia  e breve biografia di Laura oppure se vuoi  puoi vedere I' arrivo di Laura nel gennaio 2012 al porto di Sint Maarten , nei Paesi Bassi.


    Buon Vento.

    venerdì 22 novembre 2013

    Trucchi contro il Mal di Mare


    La chinetosi, dal greco kìnetos/movimento, è il termine scientifico identificativo del mal di Mare, il malessere che alcune persone provano in barca. 

    Questo disturbo, comune durante i primi due giorni in cui si sale in barca, è la reazione del nostro corpo sottoposto ad accelerazioni e decelerazioni ripetute e movimenti ritmici che sollecitano in continuazione il nostro apparato nervoso, obbligandolo a elaborare continuamente dati per ristabilire il giusto grado di equilibrio. Questa eccessiva stimolazione dell’apparato vestibolare ( uno dei centri che regola l’equilibrio, localizzato vicino all’orecchio interno e costituito da tre piccoli canali semicircolari, orientati secondo le tre direzioni dello spazio e pieni di liquido, detto endolinfa, che si adatta ai movimenti del corpo), finisce per interessare i centri del vomito localizzati a livello cerebrale e a determinare i sintomi tanto temuti.



    Il mal di Mare, è sempre in agguato per guastare le uscite in barca, ma non bisogna lasciarsi impaurire, generalmente dura poco tempo e, grazie a semplici “trucchi” può essere efficacemente combattuto

    EccoVi alcuni consigli da osservare con scrupolo, soprattutto quando le condizioni del mare si faranno più intense.
    • Quando si inizia una navigazione, magari anche di una sola giornata, è salire in barca avendo fatto una colazione “asciutta” e salata:  cracker salati, toast o un panino (evitate di assumere bevande alcoliche, gassose, dolci e acide o bevande eccitanti, quali caffè o tè).
    • Se siete in mezzo al mare e le condizioni meteo cominciano a farsi più impegnative, mai scendere sotto coperta, dove i movimenti sono ampliati e, in più, manca l’aria. Restate fuori, respirate e : impegnatevi in qualcosa di pratico, questo vi impedirà di pensare a quella fastidiosa nausea.
    • Se siete in vista della costa, osservate l’orizzonte: guardare un punto fisso, aiuterà i vostri occhi, i vostri centri dell’equilibrio e il vostro cervello a mettersi d’accordo.
    • Mangiate poco e frequentemente durante la navigazione (evitate cibi ricchi di grassi, speziati, difficilmente digeribili e dolci).
    • Se il mal di Mare piano piano si sta impadronendo di voi,  ingerite subito qualcosa solidoMa attenzione a cosa. Un rimedio efficacissimo è il pane, meglio se con molta mollica, oppure dei crackers, meglio se salati. Anche le banane funzionano bene.
    • Copritevi (fa freddo anche d’estate in barca, non fate i gagliardi a torso nudo con 30 nodi) e stendetevi a occhi chiusi a pancia in su nel punto più basso della coperta e respirate cercando di accompagnare i movimenti della barca.
    • In caso di vomito prolungato, è bene reinserire liquidi e minerali per evitare complicazioni. 

    Per chi preferisce invece rimedi farmacologici le possibilta sono:


    • Dimenidrato (Xamamina compresse, Travelgum gomme masticabili) risultano efficaci per prevenire  anche se hanno una notevole azione sedativa in grado di indurre sonnolenza dopo la loro assunzione. 
    • Cerotti (Transcop) , da applicare nella zona retroauricolare. Si sono dimostrati veramente efficaci e vengono usati anche dai subacquei.  Contengono microdosi di Scopolamina (1,5 mg) che vengono rilasciate lentamente ed in modo continuativo per essere assorbite attraverso la cute alle dosi di 0,5 milligrami al giorno nell’arco di 3 giorni, esercitando l'effetto antiemetico per tutta la durata dell’esposizione al movimento. 
    • Braccialetti (P6 Nausea Control)la cui l'attività antinausea si ispira ai principi dell' agopuntura ed è ottenuta mediante acupressione, è rapida, sicura e priva di effetti collaterali. Sono indicati per tutti, adulti, bambini, donne in gravidanza e anziani. I bracciali inoltre  sono lavabili e riutilizzabili, anche più di 50 volte.
    Infine come per tutte le cose di mare, esistono anche le "leggende" e quindi anche per il mal di mare esistono metodi che dividono l'opinione tra quelli che li ritengono efficaci e quelli che non ci credono. Li riporto senza alcun commento, non li ho mai provati.

    • I pescatori dicono che un altro cibo anti-mal di mare sono le alici sotto sale
    • Tanti sostengono che la Coca-cola sia una vera e propria manna dal cielo per combattere la nausea.



    Buon vento.

    mercoledì 20 novembre 2013

    Piccoli ma ... Avventurosi!

    Non sempre il coraggio è direttamente proporzionale alle dimensioni, anzi molto spesso i più piccoli dimostrano di essere i più coraggiosi!



    E' da poco partita l' ultima edizione della MiniTransat (che essendo una regata oceanica su barche di 6,5 metri già mi sembra una cosa decisamente avventurosa), che è giunta la notizia di un tentativo di traversata dell' Oceano Atlantico in solitaria su una barca di 5 metri.

    E non sono gli unici "piccoli" impegnati in "Grandi Avventure": 



    Il 5 ottobre scorso due francesi (Yvan Bourgnon e Vincent Beauvarlet) sono partiti da Les Sables d'Olonne per il giro del mondo passando per gli stretti sul loro catamarano open da sei metri, senza alcun strumento elettronico a bordo.

    Il catamarano dei due francesi è una catamarano aperto sul quale sono state fissate due terrazze laterali che, oltre a stabilizzare ulteriormente il mezzo, permettono di sdraiarsi per dormire.

    Yvan Bourgnon e Vincent Beauvarlet sono due velisti non nuovi a imprese estreme: lo scorso anno, con il loro cat di 6 metri aperto, hanno doppiato capo Horn.

    Il tempo previsto per compiere l'impresa è di 11 mesi (quando sono vicini a terra, si fermano per fare rifornimenti e effettuare riparazioni). Le difficoltà che i due dovranno affrontare non sono poche. La prima è la precarietà della loro posizione in barca. La seconda è che, non avendo a bordo strumenti elettronici, non possono ricevere bollettini meteo, il che significa che non possono deviare la rotta per evitare la parte brutta di una perturbazione.



    E non è niente di nuovo, non dimentichiamoci del nostro grande Alessandro Di Benedetto e del suo fantastico giro del mondo, in solitario, senza scalo e senza assistenza su una barca a vela di 6 metri e mezzo (ad oggi la piccola della storia ad aver completato la circumnavigazione con le stesse regole del Vendée Globe), in completa autosufficienza energetica e alimentare. La circumnavigazione di Alessandro è stata omologata dal World Sailing Speed Record Council/International Sailing Federation come primato assoluto mondiale.




    Buon Vento.

    lunedì 18 novembre 2013

    In solitario. Il Vendée Globe al cinema


    François Cluzet, l'attore francese, campione di incassi con "Quasi amici", la commedia in cui interpretava un aristocratico tetraplegico, diventa skipper oceanico con muscoli e volontà d'acciaio. 
    Si tratta di "In solitario", il film di Christophe Offenstein il cui cast comprende, oltre a François Cluzet, Samy Seghir, Virginie Efira e Guillaume Canet. 

    E' stato presentato in anteprima sabato 9 novembre al Festival Internazionale del Film di Roma e sarà in programmazione nei cinema italiani dal 21 novembre.




    TRAMA DEL FILM
    Lo skipper Yann Kermadec realizza il proprio sogno quando viene ripescato a causa del forfait di un concorrente per il Vendée Globe. Dopo alcuni giorni di gara, Yann è costretto a fare una sosta forzata per riparare il suo timone danneggiato. Il suo tour mondiale sarà sconvolto da un imprevisto: un clandestino a bordo...

    Se vi siete interessati e volete saperne di più, leggete qui
    Se volete saperne di più sulla Vendée Globe leggete qui

    Buona visione e... Buon Vento.

    venerdì 15 novembre 2013

    Traversare l'atlantico in barca a vela di 5 metri


    Traversare l'atlantico settentrionale in solitaria su di una barca a vela di 4,88 metri???
    (1,5 metri più piccola dei Mini 6.50!!)
    Questa si che è un avventura! Anzi più che un avventura, un tentativo di record: La traversata dell' Atlantico in solitaria sulla più piccola barca a vela che ci abbia mai provato.



    Lo skipper è Norbert Sedlacek, 51 anni e due Vendée Globe alle spalle. La sua barca è Fipofix, un 16 piedi (meno di 5 metri) costruito in fibre vulcaniche dalla Fipofix che crea stuoie per laminati e ora ne sta lanciando una nuova prodotta con fili di materiale vulcanico
    Scopo dell’impresa è dimostrare la validità di questo materiale.

    L'impresa, iniziata il 10 novembre, alle 13,00, è divisa in 2 tappe: nella prima tappa  (Les Sables d'Olonne (FRA)  ->  New York (USA)) sono previste 3200 miglia di oceano atlantico settentrionale tra iceberg e predatori che in molti casi sono più grandi della stessa barca, sino a New York. Da lì, nel 2014, Sedlacek partirà per riportare a casa la sua piccola barca con un percorso più meridionale di circa 4500 miglia.

    Alla fine, uomo e barca, avranno percorso 8.000 miglia di oceano Atlantico.






    Se la cosa vi interessa, potete seguirla sul sito dello skipper 
    oppure sul sito del costruttore.
    Buon Vento.

    mercoledì 13 novembre 2013

    Voglia di vela invernale

    Archiviata ormai la bella stagione, è arrivato  l'autunno,  le giornate si sono fatte più brevi e fredde, ma,  la voglia di fare vela è rimasta inalterata.

    Soci,  amici, avete voglia di vela?  Sono tante le occasioni per farla con il TAB!

    Per gli amanti dei cabinati,  Ostia ci aspettano  il Beneteau Oceanis clipper 411


    il Bavaria 42 




    che il TAB usa per le uscite di gruppo dal porto di Roma.


    Fiumicino c'è il Beneteau First 44,7 



    che  è disponibile per le uscite di gruppo del TAB dalla darsena di Fiumicino.

    E non dimentichiamoci che per i soci che preferiscono una location più a nord  c'è sempre la possibilità di uscire da Civitavecchia - Riva di Traiano con il First 45F5.






    Infine, per chi preferisce i minicabinati, ci sono i Meteor a disposizione per le uscite da Fiumicino.



    Soci, amici, sgrullatevi di dosso la pigrizia, buttate i telecomandi, adesso non ci sono più scuse per  starvene a casa!

    Buon Vento.

    lunedì 11 novembre 2013

    A Pesca in barca a vela



    L'idea è questa: Pescare a traina con la barca a vela.  
    Analizziamola e vediamo se è valida.

    Innanzitutto esistono barche a motore specificatamente progettate e costruite per la pesca sportiva, dotate di tutti gli accessori necessari per la corretta riuscita di una battuta  di pesca: reggicanna, vasca per il vivo, sedia da combattimento...

    Oltretutto le barche a vela sono piene di oggetti che sembrano messi apposta per rendere difficile la pesca: manovre fisse e volanti, timone e deriva, boma, hanno una manovrabilità insufficiente per un corretto recupero di prede impegnative, sono inadatte per una buona esecuzione della rotta nella traina costiera, non consentono di posizionare accessori fondamentali (es affondatore), non sono agili e veloci per muoversi su banchi e le mangianze, sono lente nel raggiungere le postazioni di pesca, hanno il bordo alto ecc. ecc...

    Già questo basta per capire che l'idea di utilizzare una barca a vela per pescare è assolutamente poco felice, però... 
    Se modifichiamo l'idea originale in questo modo...

    Andare a vela, e già che ci siamo pescare a traina.

    (cioè aggiungere la pescata al piacere primario della navigazione a vela), allora le cose cambiano, l'idea si fa più concreta, e sicuramente capace di regalarci belle soddisfazioni (veliche e poi anche di pesca).

    A questo punto  è  addirittura interessante notare che per certi aspetti la barca a vela è più indicata della barca a motore, in alcuni tipi di pesca a traina!

    Le caratteristiche positive che una barca a vela possiede nell'ambito della pesca a traina sono principalmente le seguenti:

    • Può procedere senza l'ausilio del motore e quindi molto silenziosamente, cosa che nel caso di alcuni pesci, ne favorisce senz'altro la cattura.
    • E' molto economica, e questo permette di effettuare lunghe sessioni di pesca, che altrimenti a motore risulterebbero costose.
    • Permette di raggiungere con molta tranquillità ed in sicurezza, zone molto distanti dalla costa dove sono stanziali pesci pelagici difficilmente presenti in prossimità della costa.
    • E'  ecologica (e questa è una delle caratteristiche che ci piace di più e si sposa meglio con la nostra sensibilità di velisti) perché la salvaguardia dell'ambiente marino deve essere sempre al primo posto nelle priorità del pescatore, pena la fine della traina stessa, per mancanza di prede...




    A questo punto, non ci resta che armarci e partire.

    Se l'idea vi ha intrigato, allora vi segnalo alcuni articoli molto interessanti che trattano l'argomento con dettaglio, entrando nel merito di tecniche, attrezzatura, lenze...





    Buon Vento... e buona... in bocca alla balena! ;-)

    mercoledì 6 novembre 2013

    Bella uscita in Meteor da Fiumicino

    Bella veleggiata Venerdì mattina.
    Fatta, nei giorni precedenti, la dovuta manutenzione al Meteor, fatto il pieno, finalmente alle 9,30 siamo partiti.
    Inizialmente con un vento di Levante sugli otto nodi che ci ha velocizzato (una volta armate randa e genoa) di molto l'uscita dal fiume Tevere da Fiumara e ci ha trasportato per due lunghi bordi dapprima oltre il Porto di Roma in quel di Ostia e poi indietro a Fiumicino ben oltre il vecchio faro.


    Verso le 11 il Levante è calato girando dapprima a Scirocco per poi stabilizzarsi ad Ostro e rinforzare a circa 10 nodi.
    A quel punto il gioco si è fatto divertente, perché il ritorno di bolina stretta contro la corrente in mare del Fiume Tevere è stato impegnativo, l'avanzamento è stato lento e lo scarroccio portava inesorabilmente verso gli scogli.
    Ma si sa che sono le difficoltà a mettere in evidenza le doti positive, e mentre il Meteor tirava fuori tutte le sue capacità boliniere, il neo equipaggio si è affiatato e lavorando in armonia e  facendo qualche bordo in più per maggiore sicurezza è uscito dall'impasse.
    Durante il rientro al rimessaggio abbiamo mantenuto armate le vele per aiutare il piccolo Mercury 5 hp a sovrastare la corrente interna del Tevere.


    Al timone Sergio appena catapultato dal windsurf alla vela (con divertimento a giudicare dall' espressione).  


    Anche l' espressione del prodiere Alberto lascia trapelare che la navigazione è stata di gradimento... 



     Rilassato come sempre l'armatore (la calma dopo la tempesta ... :-) ) 

    venerdì 1 novembre 2013

    Manutenzione Meteor per uscite da Fiumara

    Due Meteor, uno in versione "regata" ed uno in versione "crociera", belle barche, un po vissute, e bisognose di manutenzione, ma sempre pronte a regalare emozioni.



    Il motore (causa un periodo di inattività e mancanza di manutenzione) ha dato qualche problema, ma niente di irrisolvibile. 
    In primis una bella pulita a motore, filtri, candela, girante... fatta da Alberto.
    Poi un secondo intervento + tecnico.
    Si era fessurato l'ugello di uscita della miscela dal serbatoio (quello in cui si inserisce il tubo che porta al filtro e poi al carburatore), e questo provocava una discreta perdita di miscela. Il problema sembrava irrisolvibile, in quanto questi serbatoi sono fatti di Polipropilene un materiale praticamente inerte su cui nessun collante riesce a tenere in maniera definitiva.
    Per fortuna c'è (San) Paolo, che dall'alto della sua decennale esperienza di "risolutore di casi impossibili" lo ha resuscitato con una riparazione che in realtà è una modifica che di fatto lo ha migliorato rispetto all'originale. Adesso l'ugello è stato sostituito con uno nuovo, asportabile in caso di necessità. Il serbatoio è stato pulito eliminando ogni traccia di deposito.





    Fatti tutti i dovuti controlli alle manovre, sartiame, vele, timone...ed ora con il motore a punto le due "vecchie glorie" sono di nuovo pronte a veleggiare.