Esistono numerosi tipi di ancore, tutte studiate per una migliore presa a seconda del materiale di cui è composto il fondale, ognuna a sua volta acquistabile con un peso proporzionale al dislocamento della barca. In generale le ancore da sabbia, ghiaia o piccoli ciottoli dispongono di marre a grande area, cioè offrono una superficie maggiore per resistere meglio allo sforzo; per il fango compatto o la roccia sono da preferire quelle a marra sottile e robusta unghia.
Vediamo i modelli di ancora più utilizzati nella nautica da diporto.
AMMIRAGLIATO
Tra gli inconvenienti è anche da ricordare che se la catena si imbroglia sul ceppo (inceppata) o sulle marre (ammarrata), l'ancora probabilmente non farà nessuna presa e dovrà essere nuovamente calata. Inoltre il suo peso è superiore di una a marre articolate o a vomere di pari qualità, e questo può essere un problema grave se non si dispone di salpa-ancore e tutto viene fatto a forza di braccia.
In definitiva l'Ammiragliato può essere considerata un'ottima ultima ancora di bordo (detta anche di speranza), da utilizzare con vento forte in aiuto alle altre che potrebbero arare.
CQR E DELTA
Di ridotto ingombro e tenuta molto buona, specie con sabbia, ciottoli o fango, nacque ad opera di G.I. Taylor nel 1933, come ancora per idrovolanti. Da qui si intuisce la necessità di uno strumento che, a parità di tenuta, permettesse soprattutto la riduzione dei pesi. In effetti tutte le prove riscontrabili riportano come una CQR presenti una tenuta quasi doppia di un' Ammiragliato di pari peso.
Inoltre la sua forma riduce quasi completamente i rischi di ammarraggio, mentre la barra che unisce le due orecchie delle marre consente di installare con estrema facilità una grippia. Tra vantaggi sicuramente non secondari è infine da ricordare che la CQR fa nuovamente presa anche dopo avere eventualmente arato, cosa invece difficile ad esempio per una Danforth. Tra gli inconvenienti è invece da annoverare che, proprio per il suo peso ridotto, ha una estrema difficoltà ad affondare su un terreno coperto di alghe. Recentemente è nata l'evoluzione della CQR, chiamata Delta, che ha il vantaggio di posizionarsi automaticamente nella giusta posizione sul musone di prua.
DANFORTH
HALL
BRUCE
L'obiettivo di Peter Bruce era originariamente di ideare un'ancora speciale per le piattaforme petrolifere che operavano nel Mare del Nord; avendo però creato un oggetto che presenta estrema facilità ad affondare saldamente nella sabbia o nel fango, oltre ad avere una presa genericamente più forte di altre ancore a parità di peso e di lunghezza di catena, si è diffusa rapidamente anche sulle barche da diporto.
Ha una forma molto particolare, con un'unica marra fissa quasi semicircolare e due larghe orecchie che si aprono come ali di farfalla. A parità di peso è più compatta di una CQR o una Danforth. Di difficile stivaggio, è però l'ancora che meglio di ogni altra sembra integrarsi elegantemente sul musone di prua. Per contro l'essere coperta da brevetto la rende un oggetto più costoso delle altre ancore.
IL GRAPPINO
La sua tenuta non è forte e non deve mai essere utilizzato come ancora di posta, anche se dimostra una buona tenuta su fondali rocciosi per la sua capacità di penetrare in ogni anfratto.
La seguente tabella indica, in base alla lunghezza e al peso della barca la massa dell' ancora, il calibro della catena e il diametro del cavo consigliato.
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Buon Vento.
Sezione Vela
Luca 3240842524
Guido 3357216358
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