venerdì 7 novembre 2014

Regolazione del Genoa

Continuiamo la serie di post tecnici indirizzati al ripasso (per alcuni) o la comprensione (per altri) delle funzionalità delle varie vele di una moderna barca a vela e della loro corretta regolazione a tutte le andature.
Oggi parliamo del genoa.
     


Ciò che rende unica la regolazione del Genoa  è il fatto che fornisce la maggior parte della spinta di avanzamento della barca  nelle andature di bolina, in special modo nelle barche con armamento in testa d'albero. 
Il trimmer del genoa  deve stare attento alla regolazione: si posiziona sottovento in avanti e regola la scotta fino a quando la vela non è perfettamente a segno. Il genoa diversamente dalla randa è fuori dalla vista e dalla mente del resto dell' equipaggio ed inoltre deve lavorare in un range di vento di circa 10 nodi, diversamente dalla randa che rimane sempre la stessa. La  situazione ideale è quella in cui  si può riuscire ad immaginare come smagrirlo o ingrassarlo nelle diverse condizioni  di vento. Questa è la parte del lavoro in cui il trimmer deve essere più attento, dato che il genoa è la vela che produce la maggior parte di velocità della barca. Il trimmer del genoa, pertanto,deve impegnarsi al massimo nella regolazione e nella coordinazione con il timoniere usando lo speedometro come strumento di controllo: se vede che la velocità aumenta deve cazzare leggermente la scotta e chiedere al timoniere di orzare per seguirlo, se invece vede che la velocità diminuisce lasca la scotta quanto basta, comunicando al trimmer della randa di fare lo stesso come pure al timoniere di puggiare per aumentare la velocità.


                                                                      
 MANOVRE DI CONTROLLO DEL GENOA:
  1. La SCOTTA rappresenta la principale manovra di controllo del genoa e può essere vista come una specie di acceleratore, in quanto determina la potenza  del  genoa. Essa definisce la curvatura della vela, modifica l'angolo di incidenza con il vento, e controlla lo svergolamento
  2. La  principale manovra di controllo secondaria è il PUNTO DI SCOTTA che agisce per mezzo di un carrello. Facendo scorrere il CARRELLO in avanti la balumina del genoa si chiude e i segnavento tendono ad orientarsi verso il basso. Questa potrebbe essere la regolazione da utilizzare in caso di vento leggero, oppure quando stiamo tentando di generare la massima potenza. Se invece spostiamo il carrello verso poppa la balumina si apre assumendo un maggiore  svergolamento,i segnavento si orientano verso l'alto mentre la vela perderà potenza. Possiamo adottare questo tipo di regolazione  con vento fresco al limite del range di utilizzo della vela,quando è necessario diminuire leggermente la potenza. 
  3. Un'altra manovra di controllo che abbiamo a disposizione è il PATERAZZO che nella maggior parte delle barche è comandato da un arridatoio o una pompa idraulica. Se si mette in tensione il paterazzo si mette in tensione anche lo stralloUno strallo più teso farà in modo che tutta la vela si smagrisca rendendo piu' dritta l'entrata sull'inferitura, generando una vela meno potente e adatta a stringere maggiormente il vento. Al contrario, lascando il paterazzo aumenta la catenaria dello strallo di prua ingrassando così la vela e determinando un'entrata piu' arrotondata.  
  4. Lascando il paterazzo solitamente è necessario regolare di conseguenza la DRIZZA per controllare la posizione del grasso. Mettendola in tensione tale grasso si posiziona più in avanti  determinando una vela con un'entrata più arrotondata. Questa  potrebbe essere la regolazione ideale con marette  quando è necessario far camminare la barca piuttosto che fare prua. 
Allo stesso modo una drizza allentata fa spostare il grasso indietro  e la vela diventa leggermente più veloce e adatta a condizioni in cui è necessario stringere molto
Normalmente all'inizio si procede con una regolazione di massima del genoa, quella che riteniamo sia approssimativamente corretta, quindi verifichiamo la posizione del punto di scotta spostando il carrello verso prua o verso poppa  in modo da fare sventare la vela uniformemente lungo  l'inferitura
I segnavento sono collocati in vari punti a diverse altezze. 
Se sventano prima i segnavento superiori è necessario far scorrere il punto di scotta in avanti, se invece sventano prima quelli inferiori allora è necessario spostare il punto di scotta indietro
Non appena i segnavento sventano tutti contemporaneamente allo stesso modo tenderemo a regolare la vela facendo riferimento soprattutto ai segnavento centrali per la maggior parte del tempo, poiché il vento spesso soffia in modo differente in alto e in basso, così l'indicazione più attendibile per la regolazione in generale è determinata dai segnavento centrali.
Di bolina stretta la base del genoa dovrebbe essere orientata in modo da sfiorare la base delle sartie e la balumina deve sfiorare la punta delle crocette; stabilito che il punto di scotta è quello corretto bisogna verificare l'intera forma del genoa mettendosi sotto la vela a metà della base per controllare la forma delle sezioni trasversali.
Mettendo in tensione il paterazzo in modo da tendere di conseguenza lo strallo  si aumenta la distanza tra  inferitura e balumina riducendo così la profondità (pancia, grasso) della vela. Compiuta questa modifica, dato che con questa manovra si smagrisce la vela sul davanti, il grasso si sposta di conseguenza verso poppa. Con l'intenzione di riportare lo stesso grasso nella stessa posizione di prima è necessario mettere in tensione anche la drizza. Così si determina un genoa piuttosto piatto con il grasso posizionato circa al centro ,una forma che può essere ideale per stringere molto il vento. 
Tutte queste manovre vengono regolate di concerto una rispetto all'altra mano a mano che le condizioni variano. Allo stesso modo è necessario che vi sia un buon dialogo tra il trimmer  del genoa e il timoniere in modo che ognuno sappia sempre quello che è
necessario all'altro sia in merito alla velocità sia in merito alla tattica per poter mantenere la massima potenza della barca rispetto agli avversari.

Buon Vento.

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