lunedì 26 maggio 2014

Noleggio occasionale di natanti

Ne avevamo già parlato la scorsa stagione in un post di Giugno, in quanto in questi tempi di crisi, potrebbe essere un aiuto (ai "piccoli armatori") per far fronte ai costi di gestione della barca, offrendo al tempo spesso la possibilità di poter saltuariamente utilizzare una imbarcazione a coloro che per svariati motivi non ne sono in possesso. 



Ne torniamo a parlare in quanto da poco l'Agenzia delle Entrate ha stabilito il codice tributo per pagare le tasse sul noleggio occasionale.
1847, questo è il codice da riportare sul F24 per indicare che la somma versata si riferisce all'imposta sostitutiva del 20% dovuta sul noleggio occasionale.

L'imposta è a carico di quei proprietari di barca o delle società che non hanno come oggetto sociale il noleggio o la locazione, che decidono di noleggiare il proprio mezzo a terzi per non più di 42 giorni l'anno

La legge, è stata modificata nel 2013 e il limite che prima era di 30.000 euro, ora è stato portato a 42 giorni indipendentemente dall'importo che da questi deriverà. Altra modifica importante è che prima la legge prevedeva che solo le persone fisiche potessero fare del noleggio occasionale, mentre ora, questo, è aperto anche alle società che non svolgono abitualmente l'attività di noleggio.

Usufruendo della possibilità di versare l'imposta sostitutiva non si possono portare in detrazione le spese derivanti dall'attività di noleggio.

Per effettuare del noleggio occasionale occorre darne comunicazione all'Agenzia delle Entrate compilando l'apposito modello  e inviandolo per e-mail all'Agenzia all'indirizzo dc.acc.noleggio@agenziaentrate.it.
Stessa comunicazione va fatta alla Capitaneria di Porto del luogo dove si trova la barca stampando e consegnando il modulo che puoi realizzare qui.

La comunicazione va fatta prima dell'inizio di ogni noleggio e copia della comunicazione va tenuta a bordo.

Se sei interessato e vuoi saperne di più trovi tutto qui.


Ma come fare, come trovare persone desiderose di noleggiare il nostro natante? E chi sarebbero queste persone? Come fidarsi...

L'idea:
la nostra idea è semplice:
si tratta di mettere in contatto persone con una passione in comune.

Vi invitiamo a contattarci per esprimere il vostro desiderio di noleggiare un/il vostro natante
Sarà nostra premura creare i contatti tra le persone

Noi vi metteremo in contatto, vi daremo l' opportunità di conoscervi presso il nostro Yacht Club, vi faremo effettuare delle uscite insieme, deciderete voi se poi ci sono i presupposti per il noleggio.

L'associazione fa questo a titolo totalmente gratuito, per perseguire i suoi scopi sociali di diffusione ed incremento della passione per la navigazione da diporto. 


Buon Vento.

1 commento:

Guido ha detto...

Ci sono arrivate diverse richieste di chiarimento in merito alla possibilità di noleggio dei natanti, in quanto l'introduzione del decreto ha inizialmente generato un po di confusione in cui siamo incappati in molti.

Generalmente, per quanto riguarda l'impiego di natanti da diporto per l'esercizio di locazione o noleggio per finalità ricreative e per gli usi turistici locali (ad es. sci nautico per conto terzi, paracadutismo ascensionale, traino di banana - boats, visite alle bellezze naturali delle coste o dei fondali, brevi gite turistiche etc. effettuate con natanti), questo è regolato da provvedimenti delle competenti autorità marittime locali.

Per quanto riguarda il decreto sul noleggio occasionale, parla solo di imbarcazioni e navi da diporto, quindi sembrerebbe che i natanti non possano esercitare noleggio occasionale, esiste però una scappatoia: immatricolare un natante. In questo modo diventa giuridicamente un'imbarcazione ed entra a far parte del regime fiscale previsto dal decreto.

Per le unità di lunghezza fino a 10 metri (natanti) l'iscrizione è facoltativa, tuttavia una volta iscritti nei registri rientrano nella categoria delle imbarcazioni assumendone il relativo regime giuridico. Il procedimento di iscrizione è stato semplificato. L'ufficio di iscrizione, accertata la regolarità della documentazione presentata, provvede al rilascio della licenza di navigazione (su un nuovo modello) con annesso il certificato di sicurezza che abilita l'unità alla navigazione in relazione alla categoria di progettazione (per le unità CE) ovvero in base al certificato di idoneità rilasciato da un organismo notificato (per le unità non-CE).

A questo punto il consiglio è quello di vedere in primis le disposizioni locali in merito, e se queste non permettono il noleggio dei natanti, prendere in considerazione (valutando tutti i pro ed i contro) l'immatricolazione del natante.

Ritengo che nello scrivere questo decreto, si sia sprecata un occasione per riprendere e definire la questione del noleggio su natanti, che, presenta un tipico caso di applicazione normativa difforme a fattispecie identiche, utilizzando come oggetto del discrimine la mera lunghezza dell’unità da diporto utilizzata!.