martedì 7 gennaio 2014

Bella storia a lieto fine


Un marinaio mentre attraversa in solitario l' Atlantico, a 300 miglia dall'arrivo,  deve abbandonare la sua barca. Lo salva un' altra barca, arriva a terra e comincia a cercare la sua barca, piccolo guscio indifeso, in balia di onde, correnti e scogli. Il giorno di Natale la ritrova, un po’ ammaccata, ma sana e salva, sul reef dell’isola caraibica di Barbuda. 

No, non è la trama di un film o di un bestseller di Bjorn Larrson
E’ la storia vera di Federico Fornaro, skipper romano iscritto alla regata Mini Transat 2013, rientrato da pochi giorni in Italia dopo aver vissuto un’ incredibile avventura nell’avventura.

Mentre partecipava alla Mini Transat 2013, ha visto il suo sogno infrangersi a 300 miglia dalla Guadalupa. Un avaria ad entrambi i timoni lo ha costretto, una volta constatato il serio pericolo per la sua incolumità, ad abbandonare il suo Mini 6.50 Jolie Rouge per imbarcarsi a bordo dell’Imaginaire, uno dei sei mezzi appoggio che seguiva passo dopo passo lo svolgimento della regata.

Al momento di abbandonare la barca, però ha avuto la freddezza di lasciare la balise satellitare in funzione, questa ha continuato a emettere un segnale gps e così ogni giorno ha potuto ricevere le coordinate della barca alla deriva

E' cominciata allora una vera caccia al tesoro, la barca spinta da venti di Est-Sud-Est avanzava alla velocità di un nodo con una rotta che portava sopra le Antille,  nel frattempo cresceva la speranza di ritrovare Jolie Rouge e salvarla dal destino crudele di trovare il riposo eterno in fondo all’oceano o fra le grinfie di scogli appuntiti



Alla fine l'ha ritrovata il giorno di Natale sulla barriera corallina di Barbuda, ai Caraibi...

Se ti interessa e vuoi sapere maggiori dettagli li trovi qui e qui

Buon Vento.

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