Sono strisce di tela da spi o fili di lana (ma ne ho visti realizzati con il nastrino di chiusura dei sacchi della spazzatura ed anche con il nastro delle vecchie musicassette) che consentono di visualizzare il flusso del vento sulle vele.
Sulla vela di prua vanno disposti su entrambi i lati, per tutta l'altezza della vela ad intervalli di circa 30 cm.
Quelli sottovento segnalano quando la vela è troppo cazzata (cominciano col salire un po' e poi di colpo cadono quando è decisamente troppo bordata), quelli sopravento indicano quando la vela è troppo lasca (anche qui tendono ad alzarsi per poi cadere quando è decisamente troppo lasca).
Di bolina, con il fiocco regolato a ferro i segnavento sottovento cadono quando si è troppo poggiati, mentre la caduta di quelli sopravento indica che siamo entrati nell'angolo morto e stiamo perdendo velocità.
Quelli sulla randa vengono cuciti sulla balumina per evitare che subiscano le perturbazioni causate dall'albero. Devono essere tesi nel prolungamento immaginario delle stecche. Se fileggiano la randa è troppo lasca, se si piegano sottovento è troppo cazzata.
Vediamo alcuni esempi per capire come si leggono i Tell Tales della vela di prua.
C’è una bolla di separazione sottovento, o orzi o laschi la scotta.
Perfetto!
Il flusso è laminare e non ci sono bolle di separazione. La vela è regolata correttamente.
Sezione Vela
Luca 3482233485
Guido 3357216358
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2 commenti:
Come sempre un articolo interessante.
Bravi, ma quando organizzate una bella uscita ad Ostia o Fiumicino?
Mi mancano le uscite di una volta...
A breve organizzeremo diverse attività...
Stay Tuned!!!
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