Mollare gli ormeggi e partire per una lunga navigazione nei Mari del Sud, o più semplicemente uscire dalle Colonne d’Ercole e attraversare un oceano, è senza dubbio uno dei sogni più gettonati nel cassetto di un velista.
Pochi in realtà riescono davvero a realizzarlo, per le più svariate motivazioni. Io appartengo all’esigua schiera dei “fortunati”: a bordo della mia barca a vela, Malaika, insieme a due affiatati e fidati compagni, ho lasciato il molo del Marina di Albarella nel primo pomeriggio del 29 giugno 2008, per farvi ritorno dopo due anni, il 27 giugno 2010, con 32.000 miglia sulla chiglia, tre oceani (Atlantico, Pacifico e Indiano ) e sette mari (M. Mediterraneo, M. dei Caraibi, M. dei Coralli, M. di Arafura, M. della Cina Meridionale, M. Arabico, M. Rosso) lasciati a poppa e i riflessi di acque turchesi e cristalline, isolette coperte di palme, fondali variopinti e brulicanti di vita ancora stampati sul fondo degli occhi.
L’oceano è quindi alla portata di tutti? Io credo di sì. Se non proprio di tutti, certamente di quasi tutti. In queste 10 puntate di FV vorrei trasmettere, a chi avrà il tempo e la costanza di leggerle, alcuni consigli e informazioni che potrebbero tornare utili nella preparazione e nella realizzazione di un programma di navigazione “blu water”, come gli amici anglosassoni definiscono le navigazioni oceaniche.
Date retta a me, SI PUO‘ FARE. (Paolo Liberati)
Inizia così una serie di 11 articoli mensili che verranno pubblicati sulla rivista FareVela a partire dal numero di febbraio in cui Paolo Liberati prenderà in esame tutti gli aspetti della pianificazione di una crociera oceanica
Se siete interessati e volete saperne di più, qui trovate anche il piano editoriale.
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Sezione Vela
Luca 3482233485
Guido 3357216358
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3 commenti:
Prima il post sulle traversate atlantiche, ora quello sul giro del mondo....
Cosa bolle in pentola.??? ;-)
E' vero ragazzi...
cosa avete in mente?
Max
Niente del genere,
per ora solo sogni ad occhi aperti
...
per ora!
:-)
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